mercoledì 8 dicembre 2010

GIORGIO ALMIRANTE: un docu-film,omaggio dei figli spirituali...

Omaggio a Giorgio Almirante. All'auditorium Parco della Musica è stato proiettato mercoledì sera, davanti ad un parterre d'eccezione, il docufilm biografico sul leader del movimento sociale italiano che è stato curato da Massimo Magliaro con la regia di Andrea Laurenzi.

''Alla Camera sbagliava sempre a prendere il cappotto e si infilava ogni volta quello del presidente Forlani, era così'', ricorda donna Assunta Almirante . E precisa: ''Non sono vedova io, perché qui stasera ci sono Gianni Alemanno, Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri che sono venuti a ricordare il loro padre politico. Non abbandonatemi mai''. Nella sala Petrassi, completamente piena, oltre al primo cittadino anche i ministri Sandro Bondi e Ignazio La Russa, la presidente della Regione, Renata Polverini e tanti attori e stelle dello spettacolo. E sul grande assente, Gianfranco Fini che è stato il delfino di Almirante, donna Assunta commenta: '' Lasci in pace Berlinguer che era una persona perbene. Forse riesce a cambiarsi d'abito dal giorno alla sera, ma deve stare tranquillo perché ora l'Italia ha bisogno di stabilità e invece si pensa soltanto ad aggiudicarsi le poltrone più grandi. Spero non si vada a nuove elezioni''.
A prendere per primo la parola il sindaco Alemanno. ''Ricordo l'amore profondo di Giorgio per Roma. Se non ci fosse stato lui non ci sarebbe stata Alleanza Nazionale. E quando c'erano odi e steccati ideologici, ha saputo creare una destra moderna''. Ignazio La Russa lo ricorda al circolo, quando ''stavamo tutti zitti e immobili anche per un'ora quando iniziava a parlare lui. Nom gli si può rimproverare nulla, oggi come allora sarebbe stato capace di fare la politica con la P maiuscola''. E Sandro Bondi lo omaggia così: ''Aveva rispetto per gli avversari politici, mentre oggi pur di criticare l'altro si mettono a repentaglio gli interessi dell'Italia nel mondo''. Non usa mezzi termini, il senatore Giuseppe Ciarrapico che commenta l'assenza di Gianfranco Fini: ''Se ci fosse stato, ci saremmo sentiti tutti dequalificati''.
(fonte Repubblica.it)