lunedì 19 maggio 2014

Giorgio Almirante rende omaggio ad Enrico Berliguer.Il ricordo di Gianfranco Fini..

Giorgio Almirante e Gianfranco Fini


" Erano certamente altri tempi e, quindi, erano anche altri uomini. Sicuramente non avrebbe senso rimpiangere quei tempi», ma «credo che abbia senso riservare grande ammirazione per quegli uomini » ha detto Fini. Fini ha ricordato un aneddoto legato ai funerali di Berlinguer, quando in fila tra la folla dei militanti comunisti, si inserì, da solo, per rendere omaggio alla salma dell'avversario, il segretario del Msi, Giorgio Almirante: «Fu riconosciuto - ha raccontato Fini - e furono avvertiti i dirigenti del partito. Scese Giancarlo Pajetta e gli disse: "Prego accomodati". Quando nel pomeriggio chiesi ad Almirante perché fosse andato da solo, mi rispose: "Da solo, perché non dovevo temere nulla, perché oltre il rogo non v'è ira nemica..." e poi mi confidò di essere rimasto colpito dal fatto che Berlinguer avesse voluto portare fino in fondo il suo comizio a Padova, fino all'estremo sacrificio».
«Per un'ironia del destino - ha concluso Fini - qualche tempo dopo anche Almirante in occasione del suo ultimo comizio a piazza del Popolo ebbe un malore. Sopravvisse, ma dopo pochi mesi morì. La salma venne esposta a via della Scrofa, nella sede del Msi di cui io ero divenuto segretario. Mi raggiunse una telefonata: "Sono Pajetta, devo mettermi in fila?". Io gli dissi: "No, vieni"...».

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