lunedì 23 maggio 2011

AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE: Scilipoti proposto come Segretario dell' Msi - Dn " abusivo "....


SCILIPOTI NUOVO SEGRETARIO DELL' " ABUSIVO " Msi - Dn?
ROMA - L'Msi, il Movimento Sociale Italiano Destra Nazionale che fu di Giorgio Almirante, vorrebbe come proprio segretario nazionale il 'Responsabile' Domenico Scilipoti. E' quanto si legge in una lettera inviata ieri dal presidente dell'Msi-Dn Gaetano Saya al deputato che il 14 dicembre scorso salvo' il governo Berlusconi votando la fiducia. Nella lettera si elogia Scilipoti come 'uomo probo, onesto' che con 'il suo gesto ha riscattato decenni di servilismo parlamentare'.....
(fonte Ansa)

sabato 21 maggio 2011

GIORGIO ALMIRANTE, un Gigante della Politica e padre della Destra italiana, ventitreesimo anniversario ma quanta tristezza senza di lui...

Non ho voglia di vivere a lungo. Quello che potevo fare di buono l’ho già fatto: ho seminato fede e speranza per tanti anni. Ho esortato al coraggio e alla pazienza un popolo che, se avesse avuto pazienza e coraggio, non sarebbe finito così male. Ho diffuso amore per idee buone e semplici. Di più non potrò mai fare. Ed è bene che uomini come me non raggiungano il successo. Degli uomini come me si deve poter dire: era fatto per i tempi duri e difficili, era fatto per seminare e non per raccogliere, era fatto per dare e non per prendere. Vorrei tanto che, quando non ci sarò più, si dicesse di me quello che Dante disse di Virgilio: facesti come colui che cammina di notte, e porta un lume dietro di sé, e con quel lume non aiuta se stesso. Egli cammina al buio, si apre la strada nel buio ma dietro di sé illumina gli altri(Giorgio Almirante)

Basterebbe questo per ricordarlo per sempre perche' questo era l'Uomo, questo lo stile!
Ventitre anni fa' il 22 maggio 1988 si spegneva Giorgio Almirante e tra due anni si potra' dire che un'intera generazione,l'ultima,non lo ha conosciuto.Incredibile,mio figlio ha 15 anni,non lo ha conosciuto ma sa' chi e',chi era quell'uomo straordinario e pulito che purtroppo con la sua scomparsa,fece svanire anche i tanti nostri sogni.Lo sa' da me, certo,ma ne ha sentito parlare al di fuori, segno della grandezza dell'Uomo e del Politico!La mia generazione ha smesso di rimpiersi il cuore con le sue parole,di correre dove era lui per ascoltarlo,di commuoversi e di sperare con lui.Sono in corso le elezioni comunali a Napoli e come non ricordare quel meraviglioso 1983 quando Almirante si candidò a sindaco,elezioni che poi furono vinte dal PCI di Maurizio Valenzi.Quante emozioni, quanta voglia di urlare la nostra felicita' di missini in quella storica e memorabile battaglia: Almirante prese il 23%e fu veramente clamoroso.Se allora ci fosse già stata l’elezione diretta del sindaco, Almirante avrebbe vinto, perché batté di gran lunga tutti gli avversari, compreso lo stesso Valenzi.Poi umilmente continuo', avendogli Napoli aperto il suo cuore, a fare il consigliere comunale con diligenza,con passione,con amore.
Grazie Giorgio per quello che ci hai dato,che ci hai insegnato e che abbiamo cercato e cercheremo di trasmettere ai nostri figli.Ti abbiamo amato,ti ameremo.

martedì 17 maggio 2011

Latina ( ma Giorgio preferiva Littoria..) dedica Piazza Roma a Giorgio Almirante..

I militanti di Latina de La Destra, nel corso di un'iniziativa in piazza Roma, hanno affisso delle targhe con il nome di Giorgio Almirante. Dice Teodoro Buontempo,assessore regionale: "Gli amministratori di Latina dovrebbero recitare il 'mea culpa' per non aver onorato la figura di Almirante, intitolandogli una piazza o una strada così come fatto in tante città italiane, anche con governi di centrosinistra. Con la manifestazione odierna, quindi, si è voluto ribadire con forza che tra le iniziative a cui darà vita la rappresentanza de La Destra in consiglio comunale ci sarà anche quella di riparare a questo vuoto, perché se La Destra oggi c'è lo si deve molto alla intramontabile figura di Almirante"

lunedì 7 marzo 2011

GLI EX AN DEL PDL ritornano " missini " e riscoprono Giorgio Almirante...

C'è Donna Assunta in prima fila. In platea, lo stato maggiore del Pdl lombardo. E non solo. Sul palco tricolore, il coordinatore nazionale Ignazio La Russa e il sottosegretario Alfredo Mantica. Tutti al teatro San Babila per rendere omaggio a Giorgio Almirante, scomparso il 22 maggio 1988. Tre generazioni di destra fianco a fianco per ricordare lo storico leader del Movimento sociale italiano. I veterani rivendicano: «Non abbiamo sconfessato i suoi ideali».
Ogni riferimento a chi invece lo avrebbe fatto è puramente voluto. È lui, Gianfranco Fini, il convitato di pietra. Una parte dei cinquecento militanti presenti (molti altri sono rimasti fuori per motivi di ordine pubblico) lo accusa senza mezzi termini di essere un «infame»: i vecchi missini, confluiti prima in Alleanza nazionale e poi nel Popolo della libertà, faticano a dimenticare le scelte del «delfino», che avrebbe «tradito» la missione affidatagli dal capo in persona poco prima di morire. «Delfino», una parola che riecheggia in teatro più di una volta. Sul maxischermo scorrono i fotogrammi del documentario dedicato ad Almirante: le accuse di «fucilatore» negli anni del fascismo (epiteto che il politico riprese ironicamente nella sua autobiografia), le scissioni, i valori fondanti. E l’estate del 1987, quando il capo storico dell’Msi incoronò Fini come suo successore: «A Capo Taormina - ricorda La Russa - insieme al segretario, mio padre, Pinuccio Tatarella e donna Assunta, fu dato il via libera alla sua candidatura». Il coordinatore lombardo del Pdl, Mario Mantovani, lo bolla come «l’unico errore di un grande uomo».
Lo correggono il vicesindaco Riccardo De Corato («La responsabilità è più di alcuni di noi») e lo stesso ministro della Difesa: «Non ha sbagliato a scegliere Fini, era una strada giusta per il futuro. È stato Fini, dopo, ad aver sbagliato». Donna Assunta evita l’argomento: «Perché volete rovinarmi la giornata? - sorride - Oggi Milano mi regala il ricordo di Giorgio: i valori della Destra sono qui». Valori dai quali trae ispirazione il governo Berlusconi, giura Massimo Corsaro: «La riforma della scuola basata sul merito e l’azione di responsabilità nella pubblica amministrazione - si infervora il vicecapogruppo vicario del Pdl alla Camera -. Il federalismo fiscale, la rinnovata credibilità delle Forze Armate e la difesa della vita dalla nascita alla morte».
Quindi, il lungo filmato, pieno di aneddoti inediti su Almirante (la voce è dell’attore Giorgio Albertazzi): il foulard sugli occhi per dormire in terza classe e il cappotto di Fanfani indossato per sbaglio dopo una giornata in Parlamento. L’infaticabile politico Almirante, rispettato anche dagli avversari per il rigore morale e la rara abilità oratoria. E ancora, la campagna per lo scioglimento dell’Msi, i sequestri nelle sedi del partito, l’inchiesta della magistratura. Secolo tutt’altro che breve, il Novecento, per l’indiscusso animatore della Destra italiana. Ad applaudire, anche i volti nuovi del Pdl milanese: da Antonluca Romano, numero uno della Giovane Italia, a Benedetta Borsani; in prima fila, anche i più navigati Carlo Fidanza, Marco Osnato e Viviana Beccalossi. Del resto, le elezioni amministrative sono dietro l’angolo. E fatalmente tornano Fli e il Terzo Polo al centro del dibattito. Lo chiude La Russa il cerchio: «Perderemo cinque voti al massimo». O, per citare la battuta del suo mentore dopo la scissione di Democrazia nazionale, «diventeranno un prefisso telefonico: 02, 03, 04...».
Milano, 6 marzo 2011
(fonte Il Giorno)

lunedì 14 febbraio 2011

ASSEMBLEA COSTITUENTE FLI : Mirko Tremaglia ricorda Giorgio Almirante...

Un omaggio al fondatore del Movimento sociale italiano Giorgio Almirante, un duro attacco al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, l’abbraccio finale con Gianfranco Fini, che al termine del discorso non riesce a trattenere le lacrime. L’ex ministro degli Italiani all’estero Mirko Tremaglia interviene, in qualità di presidente onorario dell’Assemblea costituente di Futuro e libertà, al primo congresso dei futuristi in corso a Rho. Tremaglia ha rivendicato il suo “no a Berlusconi: gli ho detto: tu dimentichi sempre degli italiani all’estero. Protesto e continuerò a protestare – ha detto tra gli applausi – contro questo presidente del Consiglio incapace, che sta distruggendo l’Italia”.
Tremaglia, che ha concluso il suo discorso nell’ovazione della platea e l’abbraccio finale di Gianfranco Fini, che lo ha raggiunto sul palco, ha aperto così il suo intervento: “Sono emozionato. Ieri mi avete citato molte volte. Io vi dico che la mia vita è con voi ed è tutta con te”, ha detto rivolto al presidente della Camera seduto in platea. Poi, il ricordo di Almirante: “E’ sempre con noi. E nessuno pensi neanche lontanamente di dire cose diverse. Qui siamo fatti così”.
Tremaglia ha poi elogiato Fini, che “si appresta a far una delle più difficili e più grandi battaglie politiche del nostro tempo”. Al termine dell’intervento, con parole pronunciate spesso a fatica, l’omaggio della platea, che ha applaudito in piedi e l’abbraccio commosso dello stesso Fini.
VIDEO INTERVENTO MIRKO TREMGLIA